Albugineal grafting and penile implant in the management of Peyronie’s disease with severe curvature

Antonio Ruffo1, Fabrizio Iacono2, Giuseppe Romeo2, Salvatore Mordente1, Mirko Punziano1, Giovanni Di Lauro1
  • 1 Ospedale Santa Maria delle Grazie (Pozzuoli)
  • 2 Università di Napoli Federico II (Napoli)

Abstract

In questo video mostreremo un intervento di impianto di protesi peniena tricomponente e grafting dell’albuginea in un paziente affetto da malattia di la Peyronie con severa curvatura dorsale (circa 80°)e deformità a clessidra. Il paziente presentava patologia stabile da circa 6 mesi. Nella fase di insorgenza della malattia (circa 18 mesi precendenti l’intervento) era stato trattato senza successo con 10 infiltrazioni di Verapamil. Al momento dell’intervento il paziente riferiva una disfunzione erettile responsiva a 20mg di Tadalafil.
La procedura avviene con un’incisione sub-coronale. Degloving penieno. Si procede con una singola incisione parauretrale della fascia di Buck e si isola il fascio vascolo-nervoso.
Una volta effettuata l’erezione passiva si marca con penna dermografia il punto di massima curvatura. Incisione a doppia Y. Si rimuovono placche calcifiche e si procede a grafting con patch di derma porcino (Permacol 0.5 mm, Covidien) che viene suturato con punti in polidiossanone 4.0. Chiusura della fascia di Buck. Plastica del prepuzio. L’impianto della protesi peniena tricomponente (Coloplast Titan®) viene effettuato con il classico approccio peno-scrotale. Si evidenzia la correzione della curvatura peniena e l’allungamento di circa 4 cm dell’asta.

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