Uretroplastica Posteriore per via perineale combinata con accesso endoscopico sovrapubico

Enzo Palminteri1, Giuseppina Cucchiarale1, Elisa Berdondini1, Antonino Battaglia1
  • 1 Humanitas Cellini (Torino)

Abstract

Il Video mostra l'Uretroplastica Posteriore utilizzando un accesso chirurgico perineale progressivo combinato con un accesso endoscopico sovrapubico.
Paziente con rottura dell'uretra posteriore dopo trauma pelvico.
Attraverso una incisione perineale l'uretra bulbare viene isolata e staccata dai corpi cavernosi. La sezione del Centro Tendineo Perineale consente la mobilizzazione circonferenziale dell'uretra bulbare prossimale e membranosa. La separazione mediana dei corpi cavernosi facilita l'accesso all'apice prostatico. Queste manovre consentono l'isolamento del blocco uretra bulbare prossimale-uretra membranosa-apice prostatico. L'uretra membranosa viene sezionata quanto più vicino possibile all'apice prostatico.
Tramite l'accesso sovrapubico il cistoscopio è inserito in vescica e, attraverso il collo vescicale, nell'uretra prostatica. Il perineo è transilluminato dall'endoscopia ed il chirurgo, seguendo la luce, incide l'apice prostatico e identifica il lume uretrale prossimale. Dopo la resezione dei tessuti cicatriziali, i due monconi uretrali sono spatolati e viene confezionata l'anastomosi bulbo-prostatica.
Nell'uretroplastica posteriore l'approccio perineale progressivo consente un soddisfacente accesso all'apice prostatico.
L'accesso endoscopico sovrapubico è una manovra meno aggressiva rispetto all'impiego alla cieca del beniquè poiché:
1-facilita il ritrovamento per via perineale del lume uretrale prostatico,
2-preserva la continenza urinaria poiché riduce il rischio di danneggiamento del collo vescicale che è l'unico sfintere residuo dopo la compromissione dello sfintere distale dovuta al trauma.

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